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Chi Siamo

Che altro sono le città se non persone? È una splendida domanda che Shakespeare formula nel suo “Coriolano” e che ci fa capire quanto sia importante la presenza umana nei contesti di vita e di lavoro. È da lì che Fondazione Riusiamo l’Italia, iperPIANO e Leonardoweb con Anima Living Network, Borghi e Dimore, Luminum e Nisolò, hanno messo a punto l’idea dei “Paesaggi sentimentali” per sviluppare sistemi territoriali ad intelligenza emotivamente distribuita e diffusa; da gestire in forma partecipata e con modalità generative e non estrattive.

La costruzione di “Paesaggi sentimentali” consiste nell’applicazione della “Teoria dell'apprendimento situato” secondo cui la conoscenza non è un insieme di nozioni teoriche apprese, ma frutto di un processo dinamico generato dalla partecipazione attiva di un soggetto all'interno di un contesto.

 

Con questo approccio i “Paesaggi sentimentali” nascono e si sviluppano grazie all’interazione tra metodi e strumenti sia analogici che digitali. Le attività connesse alla ricerca, la creazione e lo sviluppo di “Paesaggi sentimentali” è una delle componenti chiave per la creazione di valore situato a livello territoriale e un dispositivo per affrontare con ottimismo le incursioni dell’intelligenza artificiale nella nostra vita.

Sul piano più generale “Paesaggi Sentimentali” agisce nel senso suggerito da James Cheshire e Oliver Uberti nel loro meraviglioso L'atlante del mondo invisibile. Mappe e grafici per guardare il mondo da una nuova prospettiva: per secoli gli atlanti hanno raffigurato ciò che si poteva vedere:  strade, fiumi, montagne. Oggi abbiamo bisogno di grafici per svelare gli schemi invisibili che plasmano la nostra vita. L’atlante del mondo invisibile è un’ode al non visto, a un mondo di informazioni che non si possono comunicare con parole e numeri.

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